
Nel cuore della Capitale nasce un modello innovativo di comunità energetica, che integra transizione ecologica e inclusione sociale. Con l'approvazione della delibera n. 174/2024, Roma è il primo Comune italiano a dotarsi di un regolamento per la realizzazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali (CERS). Il provvedimento consente agli enti del terzo settore di proporre e gestire impianti fotovoltaici su edifici e aree pubbliche, attivando così progetti energetici con finalità mutualistiche e di welfare locale.
Un regolamento pionieristico: energia pulita e utilità sociale
Il regolamento capitolino apre all'uso condiviso degli impianti comunali e delle superfici inutilizzate, coinvolgendo centri anziani, scuole, biblioteche, musei, uffici. Le CERS devono essere iscritte al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) e operare secondo principi di amministrazione condivisa, come previsto dal regolamento sui beni comuni già vigente. Il modello di governance si basa sulla co-progettazione tra Comune ed enti del terzo settore, puntando su partecipazione, responsabilità e impatto locale.
Un nuovo soggetto in campo: il Coordinamento delle CERS di Roma e Lazio
Nato a seguito della delibera, il Coordinamento delle CERS di Roma e Lazio si propone di promuovere, formare e supportare le comunità energetiche solidali del territorio. L'associazione mette in rete le esperienze già attive e offre servizi per la costituzione, la progettazione e la gestione delle CERS. L'obiettivo è chiaro: combattere la povertà energetica e costruire comunità territoriali più coese, capaci di generare valore condiviso attraverso l'energia.
Due modalità operative per costruire le CERS
Le comunità energetiche potranno operare secondo due percorsi:
- Utilizzo degli impianti fotovoltaici già esistenti su edifici comunali, anche non utilizzati, per produrre energia condivisa tra i membri della comunità.
- Realizzazione ex novo di impianti su iniziativa degli enti del terzo settore, previa approvazione di progetti che rispettino criteri ambientali, sociali e di sostenibilità economica.
In entrambi i casi, i benefici derivanti dall'autoproduzione e dalla condivisione dell'energia saranno reinvestiti sul territorio.
Trasparenza, valutazione e impatto
I soggetti coinvolti dovranno presentare valutazioni di impatto sociale, garantire monitoraggio e rendicontazione delle attività e attivare partenariati territoriali coerenti con le finalità mutualistiche delle CERS. Gli incentivi del GSE e gli altri strumenti di finanza pubblica rappresentano un motore importante, ma richiedono competenze tecniche e amministrative adeguate.
Solexpert: soluzioni chiavi in mano per l’energia condivisa
Solexpert è una realtà italiana specializzata nella transizione energetica per aziende e privati con un’offerta completa per la realizzazione di impianti fotovoltaici ad alta efficienza. Offre diversi servizi: consulenza tecnica e strategica, studi di fattibilità, business plan personalizzati, accesso a bandi e incentivi (tra cui il PNRR fino al 40%), oltre a installazione, monitoraggio e manutenzione degli impianti. In un contesto come quello delle CERS, che richiede competenze trasversali e affidabilità operativa, Solexpert rappresenta un partner esperto e competente, in grado di accompagnare in ogni fase del percorso energetico.