
Nel 2025, la transizione energetica italiana ha trovato un alleato decisivo nella cooperazione. Grazie a Respira, l’iniziativa promossa da Legacoop insieme a Coopfond, Banca Etica e la piattaforma di crowdfunding Ecomill, il numero delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in Italia sta crescendo a ritmi mai visti. Un modello innovativo che integra finanza etica, competenze tecniche e spirito cooperativo per costruire un nuovo paradigma energetico, condiviso e sostenibile.
Un modello cooperativo che accelera la transizione
Lanciato per supportare cittadini e imprese nella costituzione di comunità energetiche in forma cooperativa, Respira fornisce supporto completo:
• Studi di fattibilità con finanziamenti a fondo perduto;
• Accesso a prestiti agevolati e investimenti in equity tramite Coopfond;
• Assistenza tecnica nella realizzazione degli impianti;
• Accompagnamento nella costituzione giuridica della cooperativa.
Come ha affermato Simone Gamberini, presidente di Legacoop, “La transizione ecologica senza strumenti concreti resta solo una dichiarazione d’intenti. Con Respira vogliamo portare strumenti finanziari, know-how tecnico e relazioni istituzionali al servizio dei territori”.
I numeri del successo
I risultati, aggiornati a giugno 2025, parlano chiaro:
• 150 CER attive e riconosciute dal GSE, gestite da oltre 50 cooperative, con presenza su 38 cabine primarie;
• 6,1 MW di potenza già installata grazie alle cooperative nate da Respira, pari al 18% degli impianti in configurazione CER in Italia;
• Oltre 140 MW di potenza rinnovabile gestita complessivamente dalle cooperative Legacoop, di cui 122 MW da fotovoltaico;
• Obiettivo entro il 2025: 200 configurazioni CER, per arrivare a coprire almeno il 10% delle cabine primarie italiane.
Innovazione e sostenibilità: fotovoltaico galleggiante e ombra energetica
Il progetto Respira si distingue anche per il forte orientamento all’innovazione. Tra le soluzioni più avanzate sostenute da Legacoop:
• Impianti fotovoltaici galleggianti: grazie a Bryo, cooperativa del gruppo, è stato avviato il primo parco galleggiante da 7,2 MW, operativo entro la fine del 2025. Un modello replicabile che punta a raggiungere 20 MW nel 2026;
• EnerOmbra: prototipo per la produzione di energia da strutture fotovoltaiche su piste ciclabili e pedonali, perfetto per contesti urbani e centri storici.
Una rete solida e interconnessa
Per garantire la diffusione e la sostenibilità del progetto, Legacoop ha dato vita a un Coordinamento Energia che aggrega cooperative di produzione e consumo, sviluppatori e installatori. Inoltre, ha stretto accordi e collaborazioni con:
• ENEA e GSE, per l’assistenza tecnica e il riconoscimento delle configurazioni;
• Anci, Roma Capitale, Iren, Hera e le regioni Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, per la promozione delle CER su scala locale.
Oltre l’energia: un nuovo patto comunitario
Il successo di Respira va oltre la produzione energetica. È una trasformazione culturale, che coinvolge cittadini, amministrazioni locali e imprese in un modello economico più equo, partecipato e resiliente. In questo, la forma cooperativa diventa garanzia di inclusione, mutualismo e radicamento territoriale.
Come ribadisce Gamberini, “Le CER non sono solo impianti fotovoltaici: sono comunità reali che costruiscono autonomia energetica e coesione sociale”.
Prospettive future
Respira rappresenta oggi una delle esperienze più avanzate e strutturate di comunità energetiche in Italia. Un modello che unisce sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e democrazia economica. E che dimostra come la cooperazione possa guidare la transizione ecologica, rendendola concreta, inclusiva e capillare.
Con il traguardo delle 200 configurazioni CER nel mirino, Legacoop guarda avanti: per un’Italia più verde, coesa e consapevole.