
La transizione energetica non passa solo da nuovi impianti e terreni dedicati, ma anche dal recupero di aree compromesse. È il caso della discarica esaurita di Chions (PN), trasformata in un sito produttivo di energia rinnovabile. Da luogo di smaltimento di rifiuti non pericolosi, l’area è diventata oggi un hub fotovoltaico, capace di restituire valore a un territorio altrimenti inutilizzabile.
Un impianto da 1 MW: energia per oltre 500 famiglie
L’impianto si estende su circa 4 ettari ed è composto da quasi 2.000 moduli fotovoltaici bifacciali. La potenza complessiva dell’impianto è di circa 1 MW, con una produzione stimata di 1,4 GWh l’anno, pari al fabbisogno di oltre 500 famiglie. Oltre alla produzione energetica, il progetto consente di evitare l’emissione di circa 610 tonnellate di CO2 l’anno, contribuendo in modo concreto agli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello nazionale ed europeo.
Discariche esaurite come risorsa per il fotovoltaico
Le discariche non più operative sono superfici difficilmente destinate ad altri usi: spesso non sono edificabili e hanno vincoli ambientali stringenti. Utilizzarle per ospitare impianti solari significa dare una seconda vita a questi spazi, trasformandoli in produttori di energia rinnovabile. L’elettricità generata a Chions viene immessa in rete, contribuendo al fabbisogno energetico complessivo e riducendo la necessità di ricorrere a fonti fossili. È un esempio di economia circolare: un’area che in passato rappresentava un problema ambientale si converte in risorsa strategica per la comunità.
Cosa significa “moduli bifacciali su tracker monoassiali”
La particolarità tecnica dell’impianto è l’uso di moduli bifacciali montati su tracker monoassiali.
• I moduli bifacciali sono pannelli solari che catturano la luce sia sulla superficie frontale che su quella posteriore. In questo modo riescono a sfruttare anche la luce riflessa dal terreno, aumentando la produzione di energia rispetto a un pannello tradizionale.
• I tracker monoassiali, invece, sono strutture che consentono ai pannelli di seguire il movimento del sole lungo un solo asse (est-ovest), con inclinazioni fino a ±60°. Questo permette di ottimizzare la resa durante tutta la giornata, evitando le perdite tipiche di un impianto fisso.
L’unione di queste due tecnologie incrementa l’efficienza complessiva, rendendo più conveniente ogni metro quadro di superficie installata.
Fondazioni a zavorre: perché non scavare nella discarica
Uno dei principali vincoli di un impianto su discarica è la tutela del terreno. Non si possono effettuare scavi o perforazioni che compromettano il cosiddetto “manto di copertura post mortem”, ovvero lo strato che sigilla la discarica e ne garantisce la stabilità ambientale. Per questo motivo, i supporti dei pannelli non sono infissi nel suolo ma poggiano su zavorre prefabbricate in calcestruzzo. Si tratta di blocchi progettati per resistere a vento, peso e sollecitazioni senza bisogno di ancoraggi al terreno. In questo modo si preserva l’integrità del sito e si rispettano le normative di sicurezza.
Tutte le lavorazioni fuori terra
Anche i cavi e gli altri collegamenti dell’impianto sono stati posati fuori terra. Questa scelta, che a prima vista può sembrare insolita, è in realtà fondamentale: evita qualsiasi interferenza con il corpo della discarica e riduce il rischio di contaminazioni o cedimenti. È un approccio che combina sicurezza ambientale e praticità nella manutenzione.
Un modello di innovazione e rigenerazione
Il fotovoltaico di Chions non è soltanto un impianto da 1 MW: è un laboratorio di innovazione, dove ingegneria, sostenibilità e valorizzazione territoriale si incontrano. Dimostra che la transizione energetica non riguarda solo nuovi spazi, ma anche la capacità di rigenerare aree compromesse, trasformando criticità ambientali in opportunità di sviluppo. Il futuro delle rinnovabili in Italia potrebbe passare sempre più da progetti come questo: ridare vita a spazi dimenticati, renderli produttivi e sostenibili, e allo stesso tempo contribuire alla sicurezza energetica del Paese.