La crescita delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in Italia procede verso un percorso di consolidamento. Superata una prima fase caratterizzata da incertezze normative e amministrative, il quadro dei finanziamenti pubblici e privati si sta stabilizzando, delineando un ecosistema di strumenti sempre più articolato ma ancora in fase di maturazione.
Il PNRR rimane il maggior contributo per lo sviluppo delle comunità energetiche, con una dotazione complessiva di 2,2 miliardi di euro a fondo perduto. Le ultime misure operative, approvate nel corso del 2025, hanno definito un assetto maggiormente strutturato: possibilità di anticipare fino al 30% dei contributi, estensione ai comuni fino a 50.000 abitanti e tempistiche chiare per la realizzazione e l’entrata in esercizio degli impianti.
Al 14 ottobre risultano 581 impianti ammessi agli incentivi, per una potenza complessiva superiore a 33 MW. Un dato che evidenzia una crescita costante, anche se ancora disomogenea tra territori.
Solexpert, operante nella consulenza tecnico-strategica per la realizzazione di impianti fotovoltaici e comunità energetiche, sostiene nel tradurre le opportunità finanziarie in progetti concreti e sostenibili, accompagnando imprese e territori nel processo di transizione.
Un sistema multilivello di risorse
Anche le regioni stanno assumendo un ruolo attivo, attraverso i Fondi FESR, destinati in fattispecie agli studi di fattibilità e alle prime fasi di capacity building. Iniziative come quelle promosse nel Lazio e in Emilia-Romagna indicano come la dimensione locale possa rafforzare la qualità dei progetti e favorire l’inclusione di enti pubblici e soggetti del terzo settore.
Parimenti, le fondazioni bancarie contribuiscono a questo processo sostenendo percorsi di accompagnamento tecnico e giuridico e promuovendo forme di partecipazione sociale alla transizione. La Fondazione Compagnia di San Paolo e la Fondazione CR Firenze, in dettaglio, hanno avviato programmi di supporto mirati alla creazione di CER con impatto territoriale.
Parallelamente, il sistema del credito e la finanza alternativa stanno sperimentando soluzioni miste, dal crowdfunding a modelli partecipativi, che estendono le possibilità di finanziamento alle iniziative più piccole.
Solexpert si propone come interlocutore tecnico e consulenziale per accompagnare le imprese nel percorso di accesso alla finanza agevolata, garantendo un monitoraggio normativo costante e l’individuazione delle migliori opportunità di partecipazione a bandi e incentivi. Un approccio che mira a rafforzare la fattibilità economica dei progetti e la loro stabilità nel lungo periodo.
Le sfide ancora aperte
Il sistema di finanziamento alle comunità energetiche rimane però complesso. Persistono criticità legate alla tempistica dei bandi, alla disomogeneità delle procedure regionali e alla bancabilità dei progetti, spesso frenata dalla frammentazione dei modelli e dalla difficoltà di prevedere flussi di ricavo stabili. L’abilità di attrarre capitali privati su larga scala dipenderà dalla qualità della pianificazione, dalla trasparenza della governance e dal consolidamento dei rapporti tra enti promotori e istituti di credito.
Un equilibrio da costruire
Le comunità energetiche rappresentano una forma di innovazione territoriale che unisce energia, economia e coesione sociale. La loro evoluzione richiede un equilibrio tra risorse pubbliche, investimenti privati e strumenti di supporto intermedio, in grado di garantire stabilità e continuità nel tempo.
Più che sull’espansione numerica, la sfida sarà consolidare un modello finanziariamente sostenibile e replicabile, capace di trasformare la transizione energetica in un processo concreto di sviluppo locale condiviso.
Per Solexpert, il successo della transizione non si misura soltanto nella quantità di energia prodotta, ma nella capacità di costruire modelli finanziariamente sostenibili e replicabili, in si possa cooperare per uno sviluppo energetico realmente condiviso.